IL POTERE DELLA PAROLA: GLI INFLUENCER CI INFLUENZANO
Analisi della dott.ssa Ada Giorno
Le parole scritte e orali come strumento del pensiero e dell’azione hanno animato nel corso del tempo discussioni e ragionamenti di carattere teoretico ed etico che conducono ad una dimensione basata sui presupposti di un Occidente che fa di quest’ultima il baluardo di una libertà basata su principi inalienabili.
In questa nuova prospettiva diviene fondamentale ricercare il senso e la funzione dei cambiamenti in atto, partendo dalla consapevolezza che, con l’utilizzo delle parole, veniamo più o meno inconsciamente, condizionati a fare qualcosa.
Oggi la modalità di relazione all’interno dei rapporti umani è veicolata da internet che, come strumento di socialità, ha assunto una natura “partecipativa” della convivenza sociale.
In siffatto contesto i social network mettono in rapporto il singolo con gruppi sempre più ampi e le relazioni da stabili e statiche divengono rapide, veloci e meno accurate producendo un cambiamento non solo quantitativo, ma anche qualitativo.
E’ pur vero che le conoscenze necessitano di un ampliamento e che Internet può essere visto anche come strumento per ampliare le proprie conoscenze sociali ma, la comunicazione web e ciò che ne consegue ha bisogno di regole necessarie a trasmettere in modo adeguato il messaggio e il pensiero di chi comunica e non solo perché nel mondo digitale i social network fanno gola ad hacker, cyber criminali e falsari di dati, ma per il potere che n consegue nell’esercizio e uso delle parole. Dovremmo, quindi, cominciare a chiederci a chi vengono demandate questioni di siffatta portata. E nel cercare una risposta ci ritroviamo di fronte a un personaggio popolare che è in grado di influenzare l’opinione pubblica, l’influencer.
L’influenzatore, è colui che è in grado di condizionare, con i suoi messaggi, l’opinione pubblica in rete, i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti e, in particolare, di potenziali consumatori. Un’analisi attenta, però ci deve far pensare a rischi e risorse del fenomeno. Come possiamo cogliere e identificare risorse, opportunità, e rischi legati a questo fenomeno? In che modo questo fenomeno incide effettivamente sulle nuove generazioni? come possiamo associare alla visione corrente dell’influenzer un vantaggio spendibile in seno all’educazione? In questa visione potremmo, dunque, rappresentare un punto di partenza collocabile in una prospettiva educativa e valoriale, che và oltre il marketing. Che presuppone una nuova visione della Scuola in grado di ripristinare un ruolo di orientamento virtuoso in ambito sociale, culturale, etico ed educativo. In tal caso diviene necessario ricercare i vari significati e immaginare le possibili prospettive fruttuose sugli scenari futuri di questo canale comunicativo. Il profilo che si prospetta per la Scuola è dunque quello di una comunicazione ricca di contenuti di valore in grado di scongiurare i rischi di depauperamento e di superficialità e che identifica, invece, gli elementi che possono costituire interessanti spunti per un utilizzo ai fini educativi.
In tal modo si ribadisce anche e soprattutto il concetto che la tecnologia non determina il comportamento umano, ma l’uso consapevole e responsabile è coadiuvato dall’uomo per l’uomo in una prospettiva di rispetto equo e solidale.
In siffatto contesto è necessario capire quali possono essere gli aspetti di significato da riprendere e valorizzare, perché l’ influencer possa ritornare ad essere il docente e la Scuola. Potremmo per esempio cominciare a pensare che le tecniche di persuasione, che utilizzavano nell’antica Grecia, sono molto vicine a quelle degli influencer. Gli oratori che parlavano in pubblico utilizzavano la retorica e la persuasione e la teoria della persuasione politica si basava sul logos, sulla conoscenza, ma anche sulle emozioni e sulle virtù del politico.
E nella ricostruzione delle strategie e del ruolo delle parole permane, dunque, ciò che di fatto è a fondamento del valore dell’umanità : la responsabilità delle azioni. In questa prospettiva le competenze di un influencer potrebbero diventare condizioni necessarie per l’ottenimento del successo scolastico che si manifesta come capacità di raccontare, di coinvolgere gli altri facendo leva sul desiderio di appartenere, di essere, di diventare, in un contesto che diventa un ponte di congiunzione tra mondo digitale e mondo fisico che guarda alla persuasione legata ad un nobile valore che dalla sinergia fra l’ambito relazionale, informatico e di marketing si manifesta come capacità creativa, abilità nel coinvolgere gli altri e di porsi obiettivi chiari e raggiungibili.
Il ruolo strategico della funzione è allora riconducibile alle azioni che partendo dalla reputazione di una funzione come valore sociale è forte soprattutto nell’essenza e non nella forma. In questi termini, il ruolo della Scuola, diviene forza che deriva dalle azioni, dalle performance e competenze mostrate, una forza che si esercita nei sentimenti, intesa come fiducia corrisposta nelle aspettative e tale da generare un significativo coinvolgimento emotivo che si traduce in simpatia o ammirazione, credibilità, fiducia e fedeltà. L’educazione, dunque, potrebbe contenere i rischi connessi con la sovraesposizione virtuale o anche l’impoverimento che ne consegue.
La scuola che si riappropria di questo strumento in modo forte ed esteso, potenzia il tema delle competenze e sostiene i giovani attraverso una formazione che punta all’apprendimento attivo. In conclusione, i contenuti, i valori, di questa visione guardano alla competenze e alla responsabilità di una Scuola che alla stregua di un influencer intercetta con dovizia di visione le necessità evolutive di un’ umanità che si riappropria della parola che si manifesta nella coincidenza di parole e intenzione, creazione e crescita. Poiché pronunciando le giuste parole ciò che è intenso appare, senza sforzo o elaborazione razionale da parte di chi parla.
Bibliografia e sitografia
● www.dariovignali.net
- https://accademiadellacrusca.it/sites/www.accademiadellacrusca.it/files/page/2018/09/11/italiano_digitale_04.pdf
- Matteo Lancini. Adolescenti navigati- Come sostenere la crescita dei nativi digitali. Ed. Ericson 2015
- https://www.ibs.it/libri/autori/michele-rosco